martedì 26 maggio 2009

il 'miss-factor' di morgan

le teste web dovrebbero avere pari dignità di quelle in carta stampata.
purtroppo non è così.

sul quotidiano loschermo.it racconto di come siamo stati esclusi dal concerto di morgan al teatro goldoni di livorno. il titolo è 'morgan l'inarrivabile: a livorno concerto blindato al web'. ed ecco l'articolo in questione...

LUCCA - Purtroppo non è la prima volta che accade: agenzie e organizzatori di eventi, in molti casi, non legittimano le testate giornalistiche on-line e gli preferiscono la carta stampata. Il tutto si traduce in una selezione degli accessi con la concessione alternata - e centellinata - di pass e accrediti. L'ultimo caso? Il concerto per piano solo di Morgan a Livorno. Special guest della serata, il vincitore di X-Factor Matteo Becucci. Noi siamo rimasti fuori. I giornalisti delle redazioni locali no. Vi raccontiamo com'è andata, senza trascurare i commenti di chi, lavorando per la promozione e la diffusione della cultura, si dimostra 'illuminato' e adeguato ai tempi.
Da anni il New York Times sta lavorando per il miglioramento di nuovi prodotti tecnologici. Strumenti in grado di permettere ovunque la lettura del quotidiano con aggiornamenti in tempo reale. Una specie di giornale digitale da piegare e mettere in borsa. Un giornale che non si compra né si butta via una volta sfogliato. Semplicemente ci si abbona, poi si scarica. Sia che ci si trovi in metropolitana, in taxi o su una panchina di Central Park.

Consapevole che la carta non sopravviverà a lungo, il New York Times Media Group sta quindi sperimentando nuove forme di lettura. Come ad esempio il Times Reader , applicazione web da poco inaugurata che consente la lettura del giornale su uno schermo qualunque. Che sia un monitor del computer o uno schermo del cellulare o del palmare, be', poco importa.

Quindi non siamo i soli a sostenere che il futuro (e il presente) della comunicazione si gioca sul web. Uffici stampa e agenzie di comunicazione faticano però a riconoscere e legittimare questi nuovi contenitori digitali.

Passino i blog, i siti amatoriali e i molti social network. Ma una testata come questa regolarmente registrata al tribunale e al Roc, che ogni giorni garantisce un servizio d'informazione (fra l'altro fruibile gratuitamente), meriterebbe forse più attenzione. E altrettanta attenzione e rispetto meritano i suoi lettori, ossia voi.

Eppure a volte capita che ci sia sbattuta la porta in faccia. Una preclusione che coinvolge sia noi che scriviamo, sia voi che leggete. L'ultima volta? Domenica scorsa, in occasione del concerto per 'piano solo' che Morgan ha tenuto al Teatro Goldoni di Livorno. Special guest della serata, Matteo Becucci.

Avendo seguito il percorso di Matteo ad X-Factor e recensendo di quando in quando concerti degni d'interesse, organizzati non solo in Toscana, abbiamo pensato che quello fosse uno di quegli eventi che meritano d'essere raccontati.

Come sempre abbiamo richiesto l'accredito per tempo. Quando in vendita, on-line, c'erano ancora biglietti disponibili. Parliamo con l'ufficio stampa del Teatro Goldoni. Ma loro non sono coinvolti direttamente, hanno solo concesso il teatro in affitto. Ci rimandano quindi all'agenzia che organizza il concerto. E ci fanno un nome: A. (qua riporteremo solo l'iniziali).

Parliamo con A., che ci dice "Ok, mandate una mail di richiesta. La inoltrerò all'agenzia di Morgan". Spediamo una e-mail con richiesta di conferma, come sempre. Ma non c'è risposta. Il giorno successivo, venerdì, sollecitiamo A., che ci risponde dispiacendosi perché non ha ancora accrediti. Almeno per il momento. "Sentiamoci sabato", scrive.

E così aspettiamo un altro giorno ancora. Lo chiamiamo di nuovo e veniamo informati del fatto che sono stati accreditidati solo i giornalisti dei quotidiani locali (e cartacei) di Livorno. Spieghiamo il contesto della richiesta, facendo presente che il web dovrebbe avere pari dignità e altrettanto pari legittimità di altre testate. "Vedi, portiamo i concerti di Morgan in tutta Italia" ci risponde A. "E ogni volta è un gran casino. Da organizzatore ti dico che non possiamo rispondere a tutti. Privilegiamo la carta e la stampa locale, sennò diventiamo matti".

D'accordo. Siamo ben consapevoli che eventi particolari - come ad esempio le uniche due date italiane dei Depeche Mode, a Roma e Milano - possano essere accessibili solo ad alcuni. Lì, com'è normale che sia, si fa una scelta. Ma qua stiamo parlando di Marco Castoldi. Cioè Morgan. Un cantautore che, considerando solo questi ultimi mesi, si è esibito a Prato, a Piombino e in altre città vicine. Uno che girerà l'Italia per tutta l'estate. Difficilmente riusciamo a capire come un concerto al Teatro Goldoni di Livorno possa quindi essere considerato uno 'special event', off-limits per le testate del web.

Comunque A. ci dice che domenica - giorno del concerto - sarà a Livorno, al teatro, a partire dalle 19. "Richiamami. Semmai dò un'occhiata alla pianta e vedo come sistemarvi". Anche se 'ci sistemasse', il concerto è alle 21. Un minimo di organizzazione sarà pure concessa anche a noi, no? Oppure i margini di autonomia sono solo appannaggio di chi l'organizzatore di eventi lo fa per professione?

Ok, riproveremo a chiamare. Consapevoli che la risposta sarà negativa. E infatti, la domenica sera, A. ci dice "Ah, gli accrediti... Non ne ho, mi dispace".

Strane cose. Anche perché alla fine, da quello che possiamo capire, neppure A. sembra abbia in mano la gestione diretta degli accrediti. Se ne occupa un'altra agenzia. Ma perché? E soprattutto, perché negarli? Del resto saremmo andati al concerto portando la nostra professionalità. Avremmo recensito e raccontato. Perché l'obiettivo non era certo quello di mendicare uno o due ingressi. Piuttosto c'era - e c'è - il desiderio di veder riconosciuta la leggittima autorità a una testata 'free press' che quotidianamente fa un buon lavoro.

Poi, a proposito delle agenzie coinvolte nell'evento, che si rimpallano l'un l'altra domande e risposte, ci è tornato in mente ciò che Morgan ha detto criticamente in tivù delle case discografiche. Quello stesso criterio discriminatorio che tanto lamenta, be', sembra sia adottato anche dai professionisti che, a vario titolo, si occupano di lui.

Un altro esempio? Da mesi abbiamo richiesto, attraverso canali ufficiali, appuntamento per un'intervista - anche telefonica - con Marco Castoldi. "Morgan seleziona accuratamente le richieste" ci hanno fatto sapere tempo fa dalla Sony. "Forse per voi ci può essere spazio a settembre...". Forse. Quindi ci possiamo ritenere 'non selezionati'. Neppure degni, ora, di assitere a un concerto per scrivere una recensione.

Che poi stiamo sempre e comunque parlando di Morgan. Non di Bob Dylan o David Bowie. Vabbé, direte voi, ora lui si "vende" da solo. Basta la tivù a fargli promozione. E i libri vanno a ruba e i concerti esauriti e lui non può neppure camminare per strada senza essere riconosciuto e fermato. Sì, basta la tivù. Finché dura.

In tutto questo contesto dobbiamo però riconoscere dei meriti ai colleghi dell'ufficio stampa del Teatro Goldoni di Livorno. Non era la prima volta che ci relazionavamo con loro. Chiedendo informazioni sul concerto di Morgan, ci siamo scambiati battute sul ruolo delle testate on-line. Ebbene, al Goldoni di Livorno le ritengono fondamentali. "Prendiamo ad esempio l'opera" dicono. "Sappiamo bene che per coinvolgere i giovani sotto i 30 anni o si esce sul web, oppure l'informazione non arriva". Sono giornalisti 'illuminati' oppure semplicemente al passo coi tempi?