gipi
-copertina del primo numero di animals -
dall'otto maggio zeronove in edicola d'accordo, è ancora presto per dirlo. ma
animals promette davvero bene.
per me, che sono un grande sostenitore di internet e della rete in genere, la carta, soprattutto se a colori, ha un fascino senza pari. perché 'sfogliare' è diverso dal 'navigare'.
nonostante questo credo nello sviluppo del web 2.0, fatta eccezione per l'orticaria che mi provoca
facebook. e quando si ama qualcosa e non si è accecati, forse è anche possibile riconoscere limiti e difetti. le pagine patinate o, meglio, opache, se illustrate e ben stampate, non possono né potranno mai essere messe a confronto coi pixel di un jpg.
e in un momento particolarmente delicato per tutta l'editoria italiana, la
coniglio sforna un nuovo prodotto che, nelle intenzioni, potrebbe -anzi, dovrebbe- sopperire a un vuoto durato quasi un ventennio.
l'avventura sta per iniziare. i più curiosi e fortunati scopriranno di che si tratta già a
napoli comicon (dal 24 al 24 aprile duemilanove). per gli altri non resta che attendere l'otto maggio, raggiungere l'edicola o la fumetteria, e chiedere
'animals, silt vous plez...'.intanto si comincia con la copertina della guest star,
gipi. che qui ripropongo per gentile concessione della coniglio, cui mi sono rivolto forzando un po' i tempi (grazie alessio) per buttar giù una prima presentazione, pubblicata su
in fumo di
exibart. l'articolo lo potete leggere facendo
click qui.
ah, quasi dimenticavo. la settimana scorsa, sempre su exibart, sempre su 'in fumo', c'è
un'intervista a uno degli autori americani (underground? macché) che più apprezzo. chi?
charles burns, l'
irvine welsh della letteratura disegnata. l'intervista è stata raccolta a bologna da
alessandra cavazzi.