matteo becucci ci sono diverse buone ragioni perché mi allontani progressivamente da
x-factor.il motivo per cui ho iniziato a seguirlo è legato al nome di
matteo becucci, poi eletto vincitore per soli sedici voti di scarto. ho scoperto che avrebbe partecipato al programma girovagando su
youtube. al tempo era la voce dei
mr pitiful, soul band della mia cttà. e in quel momento mi sembrava divertente poter seguire qualche puntata. chissà, magari sarà subito eliminato. e quindi il 'gioco' si esaurirà nel giro di un paio di settimane. o forse no.
infatti matteo è arrivato fino alla fine. ed è andato oltre.
ma quest'esperienza, così debole e invadente, mi ha costretto alla visione costante di un programma. fatto, questo, che di per sé cozza contro la mia natura, poco incline alla perserveranza e alla fidelizzazione (seppur televisiva)...
questo mi ha fatto sentire libero. dai vincoli, dai condizionamenti, dalle contaminazioni. non c'era nessuno da far necessariamente felice. nessuno da accontentare forzatamente. anche perché, lo ammetto, non riuscirei nell'impresa. neppure se lo volessi. così, con onestà di pensiero e di critica, è stato piuttosto divertente analizzare lo sviluppo del talent di puntata in puntata. evidenzianto quanto di buono è stato fatto, senza però risparmiare disapptrovazioni e giudizi critici. che a volte sembra persino siano stati ascoltati.
ora che matteo ha vinto, il rischio è di scivolare nel frullatore mediatico assieme a tutti gli altri. è stato bello, d'accordo. un esercizio di stile e libertà attorno a un mondo futile e popolare. in questo circo che è la comunicazione, contaminato dai paradossi del costume, be', fortunamente c'è anche l'arte.
e soprattutto ci sono le persone. se non ci fosse stato x-factor probabilmente non avrei stretto amicizia con fabio, chitarrista dei mr pitiful. dopo tante telefonate ci siamo incontrati per un'intervista-aperitivo, un po' di sere fa, molto prima della finale. ed essendo una persona di buon senso, ora che la vera avventura di matteo sta per iniziare, lui ha pensato bene di dedicarsi di nuovo alla sua vita, a tempo pieno. già dalle prime ore. e questo gli fa onore.
la prima giornata del post-premiazione è stata poi scandita da telefonate e contatti. con lo stesso fabio, coi colleghi e con fabrizio (bassista dei mr). stava uscendo dall'albergo di milano insieme a matteo e a sua moglie chiara, con cui ho parlato per pochi minuti. era felice, come tutti. tanto felice che per poco i due hanno rischiato di scordarsi il trofeo di x-factor nella camera d'albergo. cose che capitano.
dopo quest'ultima fatica, dopo gli articoli scritti e le parole spese e ricevute, credo che la mia personale avventura col talent si sia esaurita con quell'ultima telefonata. ora è tempo di pensare ad altro. proprio come ha fatto fabio. ché di cose ben più importanti ce ne sono. eccome.