annuncio l'ultimo e forse definitivo
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Venite a trovarmi in questa nuova casa...
durante l'ultima edizione di lucca comics and games ha ritirato il premio di marco corona, assente, cui era stato assegnato il gran guinigi come miglior autore unico. oggi il fondatore della migliore casa editrice italiana di fumetti -almeno a mio parere- se n'è andato improvvisamente. e tutto si legge in un comunicato."È morto all’improvviso la sera di giovedì 23 luglio il nostro caro Carlo Barbieri, editore e fondatore della casa editrice bolognese Coconino Press. Nato 64 anni fa a San Giovanni in Persiceto, da sempre impegnato nel mondo dell’editoria, Carlo Barbieri aveva fondato nel 2000 la Coconino Press con la moglie Paola e Igort, autore di fumetti e direttore artistico. Tutti gli artisti e autori, la redazione, lo staff e gli amici della Coconino Press ricordano Carlo come un uomo innamorato della vita e del suo lavoro, un grande lettore amante dei libri e della cultura e sempre alla ricerca della bellezza, e una persona sempre aperta al dialogo e all’ascolto. I funerali si svolgeranno domani, sabato 25 luglio, nella chiesa del Cimitero della Certosa di Bologna alle 16. Per chi volesse salutare Carlo un’ultima volta, la camera mortuaria della Certosa sarà allestita dalle 14.45 alle 15.45".
accompagnare al cinema bambini in odore di adolescenza è un ottimo pretesto per vedersi quei film che altrimenti, un po' per pudore e un po' per questioni anagrafiche, non sceglieremmo mai di vedere. così esce al cinema in estate 'harry potter e il principe mezzosangue'.
i precedenti li ho visti tutti. e quasi non ne ricordo uno. questo, leggendo qualche critica, si prospetta come il 'migliore'. vado pieno di speranze e i primi minuti mi confortano. effetti speciali, sequenze e inquadrature fanno pensare al capolavoro di genere. poi, invece, si scivola senza sostanza in un intreccio di amori tardo adolescenziali fra ragazzotti spinti dall'ormone. qua e là qualche sprizzo di noir, un po' di horror (giusto una scena) e un epilogo annunciato che si consuma senza neppure uno scontro finale che si degno di essere appunto definito 'scontro finale'. il film finisce e mi domando se di lì a breve sarebbe cominciato il secondo tempo. evidentemente no.
voto: 4,5
due generazioni a confronto. donne che si parlano addosso e, scontrandosi, metteno sul tavolo non solo le carte, ma anche le proprie insoddisfazioni. un tempo ciascuno: prima le madri negli anni sessanta, poi le figlie nei novanta. l'epilogo? non c'è via di scampo.
forse un po' è vero: le frustrazioni e gli eccessi dei genitori ricado ineseroabili sui figli e ne condizionano l'esistenza. nel bene e nel male. un circolo vizioso senza via d'uscita.
a parte questo, due partite è una trasposizione cinematografica dell'omonima commedia di cristina comencini, che mette mano alla sceneggiatura portando sul grande schermo una storia decisamente teatrale. purtoppo ne rispetta anche i canoni. e questo rende il film di una noia (quasi) mortale. fortuna che le attrici (tutte) compensano il grande vuoto. così, dopo circa un'ora e mezzo, si pensa che finalmente è arrivato il momento di estrarre il dvd.
voto: 4
una volta lo avrebbero chiamato 'scemo del villaggio'. ci sono stati tempi, poi, in cui persone così particolari venivano chiuse in manicomio. ora che la distinzione fra 'sano di mente' e 'in-sano' ha assunto significati sfumati e di quando in quando inversi, possiamo dirci felici di incontrare per strada personaggi come lui.
mario son sodo è l'ultima icona della lucchesità. termine, questo, che alcuni, nell'ombra della cultura, si affannano a declinare in mille e uno accezioni. mario è una persona straordinariamente solare e contagiosa. a tratti volgare ma mai molesto, chiede l'eurino e parla di topa. "sono sodo?" chiede. sì mario, sei il più sodo di tutti.
ora che la frusa non c'è più, e neppure soldino e neanche il generale -così ombroso...- resta appunto mario. e con lui quella donnetta piccola e curva con la piantina di fiori fra le mani che, a incontrarla, quasi certamente vi manderà affanculo.
quello nella foto? sì, è mario son sodo. immortalato al summer festival dal bravo carlo (cianti), che prima d'esser fotografo è un capace videomaker (specie sott'acuqa). la serata è quella a ingresso gratuito, il quindici luglio duemilaotto, quando sul palco è salito enzo avitabile.
bella gente d'appennino. la prima volta che ho assistito allo spettacolo eravamo a castellina marittima. località che sta a circa trecentottanta metri sopra il livello del mare, nella lingua di terra più estesa -e più a sud- della provincia di pisa. da castellina, appunto, si vede il mare. quello di livorno.
il concerto in chiesa, di fronte ai parenti e al poco pubblico ammesso, è stato intimo e profondo. ancor più intima è la dimensione di montesole, domenica scorsa all'ora del tramonto. ancora bella gente d'appennino, ancora lindo giovanni ferretti, ancora il violino elettrificato ed effettato di ezio bonicelli.
più di questo, ferretti, non può. o meglio non vuol concedere. ché in una tridimensionalità mistica e naturale ci si trova a suo agio. rispetta il suo sentire. ed è giusto così.
il suo pubblico cambia perché anche lui è cambiato. alla lunga neppure i fan più fedeli riempiono quell'élite che assiste partecipe nella platea minimale. c'è chi rinnega, chi offende da lontano, chi non vuole più saperne. ma c'è anche chi comprende, chi riconosce nella diversità e nella trasformazione il valore aggiunto. umano e artistico.
e così, oggi, lindo giovanni ferretti è sempre più punk. non ha la cresta, i capelli tinti e gli abiti di pelle attillati. parla di don giuseppe dossetti e non di togliatti. non più 'filosovietico', nel quaderno steso sul leggio s'intravede una foto (stampata a colori in formato a-quattro) di papa benedetto sedicesimo. ecco, se il punk era -ed è- l'esaltazione dell'anima e della sostanza, l'essere contro al pensiero comune e superficiale, allora ferretti non è mai stato più punk di adesso.
nel video che segue, fra l'altro, del mondo e brace...
"chi è sradicato sradica, sradica chi è sradicato..."
(g.l.f.)
vaga in questa notte serena al ricordo
palpitazione tenue
un nodo nella gola
un nodo nella gola
un nodo nella gola
un nodo nella gola.
una voce che si fa poesia nella preghiera alla madre.
giovanni lindo ferretti ed ezio bonicelli a montesole.
e ancora: quando il tutto si spoglia di orpelli e superfluo ci sono solo la voce (quella di ferretti lindo giovanni) e il violino (ezio bonicelli). lì davanti, la bella gente d'appennino. quello tosco emiliano. siamo a montesole in un tramonto di luglio.
siamo a montesole, vicino marzabotto. luogo di strage, di pianti e lutti. luogo meraviglioso e suggestivo. nel tardo pomeriggio di domenica dodici luglio duemilanove, giovanni lindo ferretti ed ezio bonicelli chiudono con bella gente d'appennino il festival 'notti di luce a montesole'. questo è un estratto dal bis. dove suonano, fra recitazione e poesia, maremma, trabocca e una struggente amandoti, tanto minimale quanto passionale.
un film corale in cui storie di ex (fidanzati, mariti e mogli) s'intrecciano offrendo spunti a volte divertenti e altre volte drammatici. alla fine, però, l'ex è sempre lì. un legame, quello col partner precedente, che qua si rivela solo e sempre col 'ritorno'. le separazioni, si sa, sono sempre difficili. ma a volte -anzi, spesso- rappresentano il bene comune e l'inizio di vite nuove ben più appaganti. una soluzione, questa, neppure presa in considerazione.
ex è un film nel complesso piacevole, di puro intrattenimento. non è un film di natale, ovvio. ma neppure ricorda la buona commedia all'italiana, da cui siamo molto, molto lontani. il cast ultra nazionale è sorprendente. i migliori, fra tutti, sono il solito silvio orlando e, con gran sorpresa, claudio bisio. sorprendentemente a suo agio sia nei panni del comico sia in quelli dell'attore drammatico.
tornando al film, in due ore si assiste a una citazione quasi trash col cameo dei jalisse, e due battute che, in mezzo a lunghe pause, sono folgoranti. la prima: i figli dei personaggi interpretati da vincenzo salemme e nancy brilli (due genitori squinternati che si scopriranno uniti) desiderano andare a teatro per assistere alla bohème. "ecco, signor giudice, glielo dica a questi qua che mimì è uno dei migliori personaggi mai scritti", dice la bambina. "che poi la bohème è anche una critica sociale alla condizione della donna nell'ottocento" ribadisce il fratellino. così interviene il padre salemme: "ha capito, signor giudice? questi non sono figli 'ammé. questi sono figli di nanni moretti". la seconda: la figlia di bisio esce dalla camera dove c'è un ragazzo che l'aspetta e chiede al padre un preservativo. lui è titubante. "vabbè, facciamo senza..." incalza la figlia. allora bisio, al telefono con l'amico giudice, ne tira fuori uno dal portafogli: "è ritardante...". "meglio" risponde lei.
voto: 5
ariol è un asinello divertente molto conosciuto (e apprezzato) in francia. soprattutto dai bambini. davide calì ce ne parlò per la prima volta nell'articolo di debutto su exibart. era il trenta settembre del duemilacinque e, nella sezione in fumo, aveva inizio la rubrica vitamina f. " in francia, diversamente dall'italia" scrisse davide, "il fumetto per bambini e ragazzi ha una grande varietà e soprattutto una certa autonomia dagli stereotipi disneyani". e ancora: "tra i personaggi più recenti uno dei miei preferiti è ariol. è un asino, ma le sue sono le piccole avventure quotidiane di un bambino che va a scuola [...]". ora davide, sempre nelle stesse pagine, ci presenta il debutto italiano dell'asinello di emmanuel guibert e marc boutavant. i primi due volumi ('il cavalier cavallo' e 'un asinello come te') escono per fabbri editore e costano dodici euro e cinquanta ciascuno.
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fino al diciotto luglio duemilanove, a cecina, località cecinella, si tiene l'annuale meeting antirazzista e 'delle culture' organizzato da arci toscana e regione toscana col sostegno del cesvot. ecco alcune voci degli ospiti di questa prima giornata.
#12
"nonostante tutto il lavoro svolto, vedo che oggi l'integrazione dei latino americani è molto più difficile rispetto al passato. rispetto al passato è in atto un processo inverso..."
martha arriaga
(presidente juntos por los andes)
#11
"sono moltissimi i migranti che creano associazioni. il primo motivo per cui lo fanno è per favorire l'integrazione e creare reti di mutuo-aiuto. poi pensano a fare qualcosa di più. e quasi sempre per il paese di origine."
giulio giangaspero
(cespi)
#10
"nel mio comune c'era un assessore sposato con una donna straniera. ecco, la sua politica andava contro i connazionali della sua sposa."
cittadino straniero
(residente a firenze da otto anni)
#9
"il nostro è un mondo pieno di contraddizioni. un mondo che ha bisogno di cultura. c'è ad esempio chi ce l'ha con gli extracomunitari... e alla fine si sposa un extracomunitario."
maria cristina bernardini
(circolo arci brozzi, firenze)
#8
"ho amici toscani, non di destra, che alle ultime elezioni hanno votato lega. perché la lega arriva alla 'pancia' della gente..."
andrea del bianco
(regione toscana)
#7
"il primo problema è battere le paure. le politiche sull'immigrazione non devono essere 'preoccupate' e 'modeste' per il timore di perde il consenso politico."
vincenzo striano
(presidente arci toscana)
#6
"occorre affermare con forza (e riconoscere) il fatto che l'europa è storicamente culturale e multietnica."
andrea del bianco
(regione toscana)
#5
"occorre integrare anche per la 'sicurezza'. per poi scoprire che siamo più simili di quanto immaginiamo."
giovanna faenzi
(regione toscana)
#4
"l'unione europea deve offrire la propria collaborazione ai governi locali perché questi diffondano e rafforzino il dialogo culturale."
erdmuthe klaer
(reves)
#3
"è importante identificare e ritrovare luoghi di incontro. può essere un circolo, ma anche una taverna dove giocare a carte. questo dovrebbe essere il ruolo della società civile."
m. jan olsson
(presidente di reves e membro del comitato economico e sociale europeo)
#2
"noi, in lombardia, non abbiamo la regione toscana..."
rifugiato politico da nove anni
(lecco)
#1
"abito in un quartiere nel quale, alle ultime elezioni, ha vito l'estrema destra. il giorno dopo, in strada, le persone hanno cominciato a esprimersi con forza contro gli immigrati. tutto il lavoro fatto sul territorio è stato spazzato via in un attimo. è quindi importante che le politiche locali compiano un lavoro costante e incisivo."
philippe chesneau
(co-presidente di reves e vicepresidente della regione provence alpes cote d’azur)
l'estate televisiva è costellata da premiazioni in prima e seconda serata. si premia chiunque, e soprattutto ovunque. così gli amministratori che si credono illuminati sono ben felici di camminare in passerella con un bel trofeo fra le mani, felici per tutti i soldi pubblici spesi per chiamare in piazza le telecamere delle tivvù nazionali.
alcuni giorni fa mi sono imbattuto in maurizio belpietro. il più telegenico dei direttori di giornale (vedi l'antipatico e panorama del giorno). lui che dirige (appunto) panorama, sul palco allestito a sirmione, vicino a carlo conti (carlo, bei tempi quelli di vernice fresca, vero?), risponde a una domanda di antonio caprarica. "il web metterà una pietra tombale sopra l'informazione fatta dalla carta stampata?", chiede il direttore del giornale radio rai. la risposta di belpietro mi fa secco. "no" dice. "altrimenti i siti che prendono gratuitamente le notizie dai giornali cosa pubblicherebbero?".
alle mie orecchie suona come una bestialità. lavorando per alcune testetate on-line posso affermare senza paura di smentite che si lavora esattamente come i giornalisti di quotidiani e periodici di carta. anzi, a volte meglio. con la sola differenza che l'articolo, una volta scritto, è immediatamente pubblicato. e, di conseguenza, è accessibile a tutti gli utenti dotati di connessione. quindi, semmai, è vero l'inverso, direttore belpietro. è molto più probabile che i giornalisti della carta stampata attingano dal mare magnum di internet.
un poliziotto spinto da una strana forza eterna (the spirit) combatte il male (e l'antieroe octopus) a central city. tutt'attorno ci sono le belle di turno interpretate da eva mendes e scarlett johansson. ecco, il film è tutto qui.
complessivamente, nonostante gli effetti speciali, è roba da far girare nella tomba l'amato will eisner. dimentichiamoci i precedenti lavori di frank miller. questo the spirit non è trecento, e anche se le immagine potrebbero far pensare a sin city, sappiate che questo è un altro film. ma forse miller -zack snyder e robert rodríguez- pensava ancora ad hartigan e non se n'è accorto.
voto: 4
un grande omaggio al contro-eroe di casa astorina va in scena a roma, a palazzo incontro. la vita di diabolik ed eva kant, compresa la loro relazione, è qui raccontata con una mostra composta da sei sezioni distribuite su tre piani: pannelli, disegni originali (tra cui alcune tavole del famoso e ricercato numero uno, 'il re del terrore'), oggetti tre-d, manifesti e ricostruzioni in scala.
nonostante non abbia ancora visitato la mostra né sfogliato il catalogo, credo che questo sia un evento per cui vale la pena fronteggiare la pigrizia motoria. del resto diabolik è un affascinante personaggio romantico, tanto noir quanto irresistibile. un seriale che amo più di tex (ma meno di alan ford).
ah, la mostra, promosso dalla provincia di roma, è curata dal re-mida vincenzo mollica e organizzata grazie anche a civita, che ha messo lo zambino anche in etruscomix, di cui ho in mano il bel catalogo. un volume con pagine di grande formato che fa onore alle sei storie di otto tavole ciascuna pensate nelle 'residenze d'artista' e realizzate ad hoc.
la giovane holden edizioni, casa editrice viareggina, è senza linea telefonica da circa tre settimane. e, a sentire loro, non è la prima volta che si verificano problemi nei servizi offerti da telecom italia. ora, siccome io sono utente fastweb a seguito dell'ennesimo disservizio subìto proprio da telecom, ritengo opportuno e doveroso pubblicare il comunicato stampa che la giovane holden ha diffuso questa mattina.
cos'è capitato a me? dopo una richiesta di voltura, telecom si attivò ben otto mesi dopo assicurando che, di fatto, nulla sarebbe cambiato. così l'adsl smise imporvvisamente di funzionare. chiamai per ben cinquanta volte in due giorni il numero per l'assistenza tecnica. ogni volta, a rispondere, era il 'comemrciale'. alla fine un operatore di buon cuore mi disse che tutte le chiamate destinate all'assistenza venivano dirottate al 'commerciale' che, in quanto tale, non poteva certo risolvere i miei problemi. "però" dissse l'operatore "ci sarebbe questo numero a pagamento...". chiamai e risolsi in tre minuti. poi contattai fastweb per fare un nuovo contratto, che con telecom non desideravo avere più niente a che fare. così arriva la sorpresa: la voltura aveva fatto ripartire da 'zero' il mio contratto adsl. dovetti pagare oltre 300 euro per servizi di cui non ho mai usufruito. proprio un bel vedere.
detto questo, ecco il comunicato della holden..."Dopo ben 3 settimane dalla prima segnalazione di guasto, negli uffici di via Rosmini n.22 a Viareggio, la Giovane Holden Edizioni, casa editrice di Viareggio, si trova ancora senza linea telefonica fissa aziendale e di nuovo nell’impossibilità risolvere il disservizio unicamente imputabile a Telecom Italia. Perché di nuovo? Perché la casa editrice è reduce da una lunga battaglia con Telecom Italia: ha dovuto attendere ben 5 mesi dalla richiesta di attivazione della connessione ADSL e la situazione si è risolta unicamente grazie all’interessamento dei media. L’anomalia del guasto attuale – chi chiama sente la linea libera e attiva mentre chi riceve non sente né squillare né altro perché la linea risulta muta – sta creando notevoli danni sia professionali che di immagine. Le numerose richieste di informazioni agli altrettanto numerosi e anonimi operatori del call center 191 non hanno dato risultati concreti. Impossibile contattare un referente diverso dal numero verde 803308191. Riteniamo che appellarsi alla tragedia che ha colpito la città per giustificare un ritardo di tale portata nella soluzione di un problema tecnico sia, oltre che di dubbio gusto, anche non in linea con le tempistiche di segnalazione del guasto. La Giovane Holden chiede solo di poter essere messa in condizioni di lavorare, il telefono è essenziale per la sua attività seriamente messa a dura prova. Si tralasciano gli evidenti disagi, inoltre, che la mancata funzionalità della linea ha creato proprio nel momento del disastro ferroviario accaduto nelle vicinanze dei suoi uffici e che sebbene più volte segnalata non ha prodotto alcun tipo di riscontro da parte di Telecom Italia."
ehi, anche l'amico claudio nader, ora, è su nòvacento.
probabilmente, alla fine, disserterà sulle questioni più stravaganti. ma l'obiettivo è e resta il fumetto. anzi, per l'esattezza la graphic novel. semplicemente. un universo ricco e discusso, già a partire dalle definizioni. ogni declinazione di romanzo grafico trova oppositori e sostenitori. a me, personalmente, piace. e non lo nascondo. credo sia qualcosa in più di una semplice etichetta che semplifica la collocazione negli scaffali delle librerie di varia.
ecco cosa scrive claudio, a me e ad altri...
Ciao carissimi, amici,e ora? che ne sarà del vecchio blog, generato e ri-generato? LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO >>>
vi scrivo semplicemente per farvi sapere che da oggi gestirò, con gioia, un blog su Nòva100, piattaforma del Sole24Ore che alcuni di voi sicuramente conoscono. Nei prossimi giorni comincerà a prendere forma. Il blog è esplicitamente dedicato al "fenomeno" graphic novel e si trova qui: claudionader.nova100.ilsole24ore.com.
Se ogni tanto, gironzolando per il web, vorrete farci un salto, io ci sarò!
mi ero promesso di chiamarlo più e più volte, in queste settimane. eppure, chissà perché, c'era sempre qualcosa di nuovo da fare. stavolta mi sono imposto di trovare il tempo necessario per comporre il numero di massimiliano clemente. lui, persona seria e disponibile, mi ha accolto senza preavvisi o avvertimenti. abbiamo parlato così, di getto. di cosa? della tunué, ovvio. ciò che ci siamo detti è stato pubblicato oggi su infumo di exibart.
LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO >>>questa settima, su in fumo di exibart, l'amico davide calì recensisce 'il gusto del cloro' di bastien vivès. nel frattempo scuola di fumetto gli dedica una bella intervista sul numero ancora in edicola, mentre animals (altra produzione di casa coniglio) pubblica le sue opere. bastien è giovanissimo e sta già vivendo il suo momento di gloria. che sia nata davvero una nuova stella?
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e pensare che tutto questo, con l'italia, c'entra e come...
squaz presenta 'minus habens' (grrrzetic editrice).
LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO >>>critico l'atteggiamento aggressivo di genitori che, di fronte a ipotetiche ingiustizie subìte a scuola dai propri figli, insorge contro professori, presidi, istituzioni. credo che, prima di tutto, si debba imparare ad ascoltare i bambini e i ragazzi. credo si debba coltivare un rapporto sano e onesto costruito sulla reciproca fiducia. purtroppo riesce più facile restare indifferenti, salvo poi andare su tutte le furie quando ai docenti scappa una parola di troppo.
la stessa attenzione, però, dovrebbero appartenere anche alle istituzioni. quindi alla scuola, cui spetta un ruolo fondamentale nell'educazione dei giovani. eppure capita che le gite scolastiche siano organizzate senza il rispetto della condizione economica delle famiglie. capita che, guarda caso, si rinunci a una tappa culturale per trattenersi nell'outlet di zona dove presidi, professori -e a ruota i ragazzi e le ragazze dotate di portafoglio- si dilettano in uno shopping educativo perché compiuto sotto l'egida dell'istituzione 'scuola'.
infine gli stessi gentitori che s'incazzano programmano vacanza estive a cavallo degli esami. e così, a estrazione avvenuta -di sezione e di lettera- i loro ragazzi si sentono legittimati a chiedere anticipi e posticipi d'orario -puntualmente accolti a scapito dei più onesti- con gran 'senso di comunità'.
il rispetto viene meno, così come il ruolo educativo. e di questo non m'indigno. piuttosto mi vergogno.
nato vecchio nel millenovecentodiciannove, muore in fasce nel duemilatre. il piccolo grande benjamin, abbandonato dal padre che fabbrica bottoni, si troverà a crescere in una casa di riposo, allevato da una donna nera 'nata per fare la madre'.
il curioso caso di benjamin button, liberamente tratto da un racconto di francis scott fitzgerald, si concede licenze narrative che rendono appassionanti e mai noiose le quasi tre ore di film. fra simbolismi (come l'orologio che segna l'ora al contrario) e vicende storiche che fanno da sfondo (la guerra nel vietnam), l'opera di david fincher (alien 3, seven, fight club) si trasforma in una straordinaria storia d'amore.
a volte la sceneggiatura fatica a tenere insieme i pezzi e qualche incongruenza contrasta la fluidità. ma con una pellicola così lunga è difficile costruire il 'puzzle' perfetto e anche i dettagli rischiano di perdersi. contano soprattutto i sentimenti. che qui si raccontano come veri, profondi e indossolubili. ed è forse perché nella maggior parte dei casi mancano alle nostre relazioni quotidiane che il pubblico, di questo film, ha premiato le emozioni rare. infine un commento su brad pitt: è meglio cate blanchett.
voto: 7
silvio berlusconi sulla tv usa pbs.
il docu-fim è stato trasmesso dalla trasmissione 'wide angle'.
l'organizzazione di quei due giorni di laboratorio con riccardo iacona (presa diretta) e giuliano marrucci (report), uniti al lavoro pregresso e irrisolto, hanno assorbito il tempo messo a disposizione delle mie poche residue risorse fisiche e mentali.
nonostante questo, su exibart abbiamo proseguito le pubblicazioni settimanali della rubrica in fumo. e così segnalo collettivamente l'ennesima (breve) recensione della mostra 'e lucean le stelle' (in corso al museo del umetto di lucca); il compleanno di donald duck (buon compleanno, paperino!); e l'intervista al bravo michele petrucci, che mi ha raccontato la sua esperienza all'interno delle 'residenze d'artista' da cui ha preso vita la mostra 'etruscomix' promossa dalla soprintendenza per i beni archeologici per l’etruria meridionale, la regione lazio, civita e napoli comicon (un richiamo doveroso ai soggetti promotori dopo che nell'articolo in questione non hanno trovato il giusto spazio). petrucci, lo ricordo, con metauro si è aggiudicato anche il premio attilio micheluzzi per la miglior sceneggiatura all'ultima edizione di napoli comicon (duemilanove).
in attesa di affrontare di nuovo -e in modo approfondito- il progetto che prevede la realizzazione di un museo del fumetto a milano -complice l'expo 2015- si torna a parlare anche di lucca comics and games 2009. non solo per la maglietta promozionale che, di fatto, non è che un pretesto per rilanciare in anticipo sull'appuntamento novembrino il nome del salone. ma anche e soprattutto per l'annuncio, passato in sordina e al di là dei canali ufficiali, dell'assegnazione dell'ufficio stampa della manifestazione al 'laboratorio comunicazione' di varese. il cui sito internet, www.laboratoriocomunicazione.com, rimanda in realtà a www.bizonweb.it, agenzia bresciana. a proposito di siti, anche quello ufficiale di lucca comics and games, da oggi, ha cambiato aspetto. all'interno la mappa scaricabile dei luoghi di lc&g 2009.
un rimpasto collettivo che potrebbe anche significare 'stabilità', ma che al momento genera solo confusione e disorientamento. così, dopo che si è detto e scritto di tutto, il sistema scolastico è di nuovo a una svolta.
l'unica certezza per migliaia di ragazzi, stamani, sono gli esami. o almeno l'inizio di una serie di prove scritte che, per le scuole medie, significa 'tema d'italiano'. si proseguirà non si sa come. con il compito di matematica, probabilmente. e dopo?
ecco, siccome è difficile trovare in rete testi d'esame per esercitarsi alla vigilia della prova di matematica di terza media, segnalo questo link -fonte, emscuola- che rimanda a una raccolta di 24 compiti dell'anno accademico duemila-duemilauno. perché ne facciate buon uso...
brooklyn, new york. ottimo professore di storia, dan dunne è anche un tossicomane. gli alunni lo tengono a galla quanto basta per permettergli di arrivare al baratro successivo fatto di cocaina e crack. nell'insegnare ha idee e metodo, nella vita privata è terribilmente solo e distruttivo. la relazione d'amicizia e complicità con l'allieva tredicenne terrance, che galleggia nella precarietà di una famiglia al 'limite', avvicinerà le loro esistenze permettendo di intravedere uno spiraglio di speranza.
il titolo è ispirato a una mossa di wrestling. una metafora sull'esercizio delle forze e delle contrapposizioni. detto questo, il film supera l'aspettativa del pubblico. qua si raconta con efficacia una storia semplice e, forse, fin troppo comune. figlio schiacciato dall'attivismo di una famiglia di sinistra disillusa e distratta, oggi dedita all'alcol, dan è deluso dalla società, dal sistema, dalla politica. sprofonda nella distruzione personale. ma nonostante questo guarda lontano. half nelson è quindi un film sensibile e toccante, che scava nelle origini del disagio e del malessere con circospezione e onestà. indaga e racconta con apparente distacco un mondo da interpretare. per chi lo giarda con la coscienza libera, fuori dai condizionamenti ideologici, half nelson potrebbe risultare illuminante.
voto: 7,5
massimo donadi (italia dei valori) e il ddl sulle intercettazioni...
... e il web si organizza.
scarica il disegno di legge alfano facendo click qui.
"norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali. modifica della disciplina in materia di astensione del giudice e degli atti di indagine. integrazione della disciplina sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche"LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO >>>
la rete è sotto processo. e la libertà d'espressione -opportunità e diritto rafforzato da internet e dal web 2.0- rischia ora d'essere asfaltata da provvedimenti restrittivi frutto dell'analfabetismo informatico dei nostri legislatori.
passa quindi dalla richiesta di fiducia, prima, e da un'approvazione segreta che scatena la rissa alla camera, poi, il provvedimento tanto conteso (quanto limitante). un paradosso la 'richiesta di rettifica' a bloggettari e giornalisti online, professionisti e non, da consumarsi entro le quarantotto ore. pena, una sanzione di qualche migliaio di euri.
ora penso a ciò che è accaduto in cina giusto pochi giorni fa. dopo aver vietato l'utilizzo di piattaforme come youtube, blogspot e wordpress, il governo ha pensato bene di limitare -anzi, censurare- anche twitter, flickr e yahoo. giusto per evitare che qualcuno potesse 'ricordare' il ventesimo anniversario del massacro a tienanmen. speriamo davvero che non ci tocchi la stessa sorte.
la comunicazione, oggi, si gioca sull'immagine. e così anche i politici scelgono il video broadcasting per raggiungere masse altrimenti escluse dal circuito televisivo. alla fine si preferisce youtube alla televisione e internet ai giornali stampati.
per avvicinare -e sensibilizzare- i più giovani ai temi sociali e alle questioni che gli stanno attorno e che a vario modo li riguardano, insieme al centro nazionale per il volontariato e grazie al cesvot, abbiamo rafforzato un percorso già sperimentato con il progetto 'scuola e volontariato'. che, di fatto, in questi anni ha messo insieme associazioni, singoli e studenti della toscana. insieme per conoscersi e perseguire fini comuni per il bene comune.
ora proponiamo a un gruppo di ragazzi la possibilità di partecipare a un laboratorio con due esperti video giornalisti di rai tre: riccardo iacona (w l'italia e presa diretta) e giuliano marrucci (report e rai educational). saranno a lucca il 20 e 21 giugno.
i ragazzi che selezioneremo, poi, saranno accompagnati nella realizzazione di un loro corto sul tema 'movimenti nelle città: video-storie di solidarietà e conflitto'. per iscrivervi o per saperne di più, visitate il sito istituzionale. (le iscrizioni scadono il 17 giugno).
piccoli festival crescono.
dal dodici al quattoridici giugno duemilanove, a manziana, roma, si terrà la seconda edizione del manziana comics. se questo può contribuire alla diffusione della cultura fumettistica, ben venga.
al di là del sito ufficiale, altre informazioni cono reperibili sul blog manzianacomics.blogspot.com.
gli espositori non sono molti. ci sono poi tre mostre e un contest. in giuria max brighel (editor panini comics), alessio fortunato (john doe, detective dante e soprattutto lazarus ledd), roberto recchioni (sceneggiatore e gran bloggettaro; vedi dalla parte di asso merrill).
'il partito pirata fondamentalmente vuole riformare la legge sul copyright, eliminare il sistema dei brevetti ed assicurare che il diritto alla privacy dei cittadini sia rispettato'.questo è ciò che si legge sul sito ufficiale. e così il loro programma è raccolto in soli tre punti. sintetici ed essenziali. un programma col quale i pirati, in svezia, hanno ottenuto i voti sufficienti per occupare un posto al parlamento europeo.
francia. un funzionario delle poste, per compiacere la moglie depressa, cerca a tutti i costi di farsi trasferire sulla costa azzurra. finirà invece nel 'profondo' nord, a pas de calais.
è una commedia francofona dove però si parla, anziché il francese, un dialetto distorto. per quello che il doppiaggio ci offre potremmo definirlo un vernacolo. la lingua e l'appartenenza territoriale è così utilizzata per manifestare differenze. si sfatano luoghi comuni e si utilizzano dinamiche familiari per realizzare -e raccontare- verosimili paradossi.
si tratta di un film divertente nel quale dany boon -regista e ottimo interprete- per far sorridere costruisce anziché distruggere. un gusto raffinato che la commedia all'italiana ha perso col tempo. nonostante questo si poteva fare di più.
record d'incassi in francia, il film ha come titolo originale bienvenue chez les ch'tis. in italiano si è scelto giù al nord, che richiama l'omonima commedia di antonio albanese. senz'altro efficace, ma si poteva fare di meglio evitando la ripetizione.
voto: 6.5
'per questo diritto di voto è morta un sacco di gente' ripeteva mio nonno. finché è stato in vita, lui che ha attraversato un paio di campi di concentramento durante la seconda grande guerra, in germania e in austria, ha ripetuto questa frase più e più volte. 'votare significa anche rispettare quei morti'.
siamo arrivati a una fase della storia, politica e geopolitica, in cui possiamo ancora esercitare quel diritto. consapevoli però che i nostri eletti, rappresentanti del popolo, non sono capaci di onorare il ruolo che gli assegniamo.
ora si vota per l'elezione del parlamento europeo. dove negli ultimi anni i parlamentari italiani sono stati fra i più assenti, dove sembra non esistere un'identità, né ideologica né di partito. si vota per un gioco di consensi che la nostra politica utilizza come leva per l'equilibrio -o il disequilibrio- nazionale. poi c'è il referendum, strumento che apprezzo enormemente ma che negli ultimi anni ha assunto sempre meno significati.
to vote, or not to vote. that is the question...
baciami la bocca(bobo rondelli, da 'per amor del cielo') LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO >>>
e soffia vento
e allontana via le nubi
che mi fan piovere dentro
portami su un prato
dipinto di stelle
colorato dalla tua mente
sopra le pareti del cosmo
e poi stringimi forte
fai leggera la morte
perché l'amore è parte
eterna dell'universo
sono ruzzolate le parole
che tenevo nella mente
per finire questa canzone
pigra s'alza l'anima e poi vola
e dolcemente si allontana
sulle note di questa nenia
apri la tua bocca e soffia vento
e poi spingimi più in alto
al di là fuori dal tempo
il rosso e il nero degli sfondi scenografici richiama una visione anarchica del mondo, oggi un po' demodé. a vederla diversamente, quell'accoppiata cromatica stendhaliana riporta anche a una dimensione in cui il potere non si scontra né si esercita per il denaro, ma per la bramosia di sesso. ninfomani e satiriasici s'incontrano, s'avvicinano, s'allontano, si uccidono. relazioni saffiche e giochi di morte dovrebbero denunciare quindi l'oscena europa, uno spettacolo teatrale di michelangelo ricci che risale ormai a diec'anni fa (a rebeldia, a pisa, fino al sei giugno duemilanove). ciò che mi resta è la straordinaria interpretazione della coppia di becchini (josè ortega e julio gonzàlez) che potrebbero proporsi con successo come duo comico. l'equilibrio e la diversità, in loro, sono doti quasi innate. complimenti.
LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO >>>nella consueta rubrica settimanale di exibart dedicata ai fumetti (infumo, appunto) stavolta a parlare è alberto cavalli, responsabile della comunicazione istituzionale per la fondazione cologni. nell'intervista si presenta il progetto/concorso 'blog&nuvole'.
a proposito di fumetti, segnalo poi un appuntamento che sta attirando l'attenzione di molti, appassionati e non. domani, giovedì quattro giugno, nell'aula magna dell'università statale di milano si terrà l'incontro dal titolo 'verso un museo del fumetto a milano - per la tutela e la valorizzazione della nona arte'. a promuovero è la fondazione franco fossati e italia nostra.
l'ingresso è libero. quindi chiunque potrà partecipare. tra i presenti certi: alfredo castelli, silver, giulio giorello, luca boschi (nel suo blog è stata pubblicata un'intervista a luigi f. bona), sergio bonelli e, forse, anche sergio toppi e ivo milazzo.
ora, a differenza della precedente proposta romana, e trascurando l'esistente (penso al museo del fumetto di lucca), quest'iniziativa nata all'ombra della madunina sembra svilupparsi anzitempo su basi piuttosto solide. con milano expo 2015 che si avvicina non è difficile immaginare concrete opportunità di finanziamento. l'augurio è che ogni prospettiva sia sorretta da un'idea.
in alto: cubber e hannes pasqualini (sed tantum dic verbo)
"[...] ... il sacro è scomparso da molto tempo dall'orizzonte: è stato sostituito dal business della New Age. Quanto ai valori, nel corso dell'ultimo decennio la comunicazione è entrata nella fase della valutazione. In ogni ambito si stabiliscono classifiche e canoni demenziali, abilmente manipolati. Il progetto, in prospettiva, è quello di schedare e valutare gran parte degli abitanti del globo in tutti gli aspetti della loro vita quotidiana, economica, ricreativa, turistica, intellettuale, spirituale e perfino intima [...]". (Mario Perniola, intervista a La Repubblica del 2 giugno 2009 per il lancio del libro 'Miracoli e traumi della comunicazione', Einaudi, 10 euro)LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO >>>
la sesta edizione di quella che per definizione chiamiamo 'mostra-convegno internazionale delle buone pratiche di vita, di governo e d'impresa verso un futuro equo e sostenibile', si è esaurita alla fortezza da basso di firenze.
la tre giorni di terra futura ha avuto come filo conduttore il tema della 'crisi', qua affrontata come crisi 'sociale' e dei 'diritti' prima ancora che crisi 'economica' e di 'mercato'. tante le proposte emerse nel corso del ricco programma culturale (dal manifesto per la riforma dei mercati finanziari alla presentazione del gsott8)...
ma se in mostra c'erano sempre più aziende -seppur eticamente 'sostenibili'- e meno onlus, sempre più cooperative e meno ong, be', un dato di fatto è il calo della partecipazione fra gli espositori. anche perché, ammettiamolo, eccetto chi si accordo per uno 'scambio' pubblicitario, la presenza alla mostra-convegno ha un costo non proprio irrisorio. segno evidente di una crisi che non è percepita, bensì è reale.
la soluzione? ecco, secondo l'economista stefano zamagni il sistema capitalistico crea per distruggere e distruggere per creare di nuovo. non funziona. la crisi, quindi, è ciclica. ed era stata prevista. ma alcuni premi nobel, ahinoi, schiacciato dal pensiero forte -e dominante- non hanno voluto considerare questa possibilità. così la risposta, secondo molti, è da ricercare nella responsabilità dei singoli, nelle scelte etiche e sostenibili dei consumi, nel movimento dei piccoli capitali della società civile.
be', potrebbe anche funzionare. ma al di là delle parole, questa non è una soluzione semplice da attuare. ci saranno anche i presupposti, ma i piccoli capitali continuano ad essere appannaggio di pochi.
(la foto pubblicata qua in alto è di riccardo pensa)
da oggi e fino a domenica trentuno maggio, sarò a terra futura 2009 (firenze, fortezza da basso) per conto del centro nazionale per il volontariato. saremo nello spazio 'media-eventi', attico spadolini, postazione p4. e abbiamo un bel po' di materiale da distribuire -edito proprio dal cnv- a cominciare dalla rivista quadrimestrale volontariato oggi. alcuni aggiornamenti in diretta li potrete invece seguire sul webmagazine online volontariatoggi.info.
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hotel bellevue, 1982, da 'qualche parte' in italia. strani amanti, un uomo violento distrutto dall'amore e un altro ossessionato dall'ordine, un portiere di notte, due giovani irrequieti, una coppia di ladri e due attori porno accompagnati da regista e macchinista. le loro vicende s'intrecciano nelle stanze di un albergo in questa commedia noir, opera prima di ago panini, che negli anni precedenti ha già realizzato importanti videoclip.
all'una e mezzo di notte accadrà qualcosa d'irreparabile per tutti loro. un epilogo che per intensità non è pari al racconto. complessivamente, comunque, è un film da vedere. e panini un regista da seguire (e non dimenticare).
le vicende si compiono parallele. e i colori e la fotografia e le prove di recitazione (a partire da giuseppe cederna) non fanno che rafforzare il ruolo -e il talento- di ago. questo film non si può certo definire un capolavoro. nonostante questo, aspettando il sole dimostra come il cinema italiano sia capace di proporre anche nuovi e abili registi. penso a gente come panini, appunto, che dimostra di conoscere la cinematografia d'autore e di aver saputo sviluppare un proprio stile. inedito, attento, e, perché no, innovativo.
insomma, mi consola pensare che oggi, in italia, non ci siano solo i cinepanettoni.
segnalo inoltre il sito ufficiale, che fra le altre cose offre la possibilità di rimontare scene del film nella pagina 're-movie'. interessante.
voto: 6,5
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